Wadi al-Hitan safary al Fayuom

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Navigazione sul Nilo, tra luoghi faraonici celebri e meno noti ma ugualmente affascinanti e ricchi di storia.

Wadi al-Hitan safary al Fayuom

Wadi al-Hitan letteralmente (Valle delle balene) è un sito paleontologico che si trova nel governatorato del Fayyūm, nel deserto occidentale dell’Egitto, a circa 150 km a sudovest del Cairo.

Nel 2005 è stato inserito nell’elenco dei Patrimoni dell’umanità dell’UNESCO per la presenza nell’area di centinaia di fossili di archeoceti, antichissimi progenitori delle odierne balene, vissuti durante l’epoca geologica dell’Eocene.

Il sito fornisce le prove per spiegare uno dei più grandi misteri sulla evoluzione dei cetacei: come le balene siano divenute mammiferi marini evolvendo da progenitori terrestri. In nessun altro luogo è possibile trovare un così alto numero di questi fossili, sia per quantità sia per concentrazione, di così elevata qualità e inseriti in un paesaggio accessibile, attraente e protetto.

Le balene fossili sono state scoperte per la prima volta durante l’inverno del 1902[
Nella valle, tra i fossili emersi dall’erosione delle arenarie formatesi dagli antichi fondali marini, sono stati documentati oltre 500 scheletri di archeoceti, completi o parziali, e identificate tre diverse specie di questi antichi cetacei.

L’esemplare più grande è un Basilosaurus isis della lunghezza di 21 metri, un cetaceo carnivoro con denti seghettati, arti posteriori provvisti di dita e corpo affusolato come le attuali balene. I resti di questi arti nascosti testimoniano l’evoluzione dei cetacei da forme di vita terrestri a forme di vita marine. Durante la campagna di scavi del 2015 è stato rinvenuto il primo e unico scheletro completo conosciuto di Basilosaurus isis, lungo 18 metri, grazie al quale è stato possibile osservare per la prima volta la coda provvista di spine (come in un thagomizer). Al suo interno l’esemplare conservava ancora, in corrispondenza dello stomaco, i resti dell’ultimo pasto: granchi, pesce sega e un piccolo cetaceo. Accanto allo scheletro la presenza di numerosi denti di squalo testimonia come la carcassa sia stata parzialmente divorata dopo la morte e riflette l’abbondanza di tali specie all’epoca.

Wadi al-Hitan è situata a circa 150 km a sudovest del Cairo, nel sottobacino di Wādī al-Rayān, uno dei tre sottobacini che compongono la grande depressione circolare del Fayyūm che si trova a ovest del fiume Nilo. La valle (wādī in arabo), scavata da un fiume ora secco, è circondata da dune, scogliere e basse colline calcaree; al suo interno il paesaggio è pianeggiante e sabbioso e presenta pilastri e formazioni rocciose dalle forme bizzarre, formatesi per l’azione erosiva del vento e della sabbia.